“Quando il pozzo sarà asciutto, impareremo il valore dell’acqua“.
Questa citazione è di Benjamin Franklin, uno scienziato e politico statunitense nato nei primi del 1700.
La sua frase sembra così attuale e racchiude a pieno il significato di una delle risorse più importanti del nostro Pianeta.
Ogni 22 marzo si ricorda dunque la Giornata mondiale dell’acqua, istituita nel 1992 dalle Nazioni Unite con l’ obiettivo di rimarcare il valore inestimabile di questo bene, da salvaguardare e tutelare.
L’accesso all’acqua potabile è stato riconosciuto nel 2010 dall’Onu come un diritto umano universale: un diritto che spetta a tutti, senza escludere nessuno. Eppure, secondo l’Unicef, nel mondo ci sono ancora oggi 2,2 miliardi persone che vivono senza acqua pulita nelle proprie abitazioni, una scuola elementare su 4 non ha acqua potabile e circa mille bambini muoiono ogni giorno per disturbi causati dall’indigestione di acqua infetta.
Nel mondo esistono varie fonti d’acqua, come pozzi, laghi, fiumi, ruscelli o dighe. Ciò nonostante, solamente l’1-2 % dell’acqua è idonea all’uso umano.
L’acqua è vita ed è fondamentale per la sopravvivenza, ma gli agenti che continuano ad inquinare le nostre risorse idriche sono, infatti, molteplici:
- ogni giorno, vengono scaricate sostanze inquinanti in quantità elevate da parte di industrie che liberano residui che favoriscono l’accrescimento di muffe e batteri;
- dagli scarichi delle abitazioni, uffici ed altre strutture scaturisce l’inquinamento causato da non adeguati trattamenti di depurazione;
- l’utilizzo di fertilizzanti e pesticidi in quantità notevoli inquina le falde acquifere sotterranee e le acque dei fiumi;
- il petrolio che fuoriesce dalle petroliere inquina i mari e gli oceani, già invasi di plastica e microplastica, galleggianti che entrano nel ciclo dell’acqua e poi direttamente nella catena alimentare degli organismi acquatici marini e, di conseguenza, in quella umana.
- il piombo usato come zavorra per le reti da pesca che rimane poi nei fondali marini e viene inghiottito dai pesci.
Tutto questo può essere evitato solo se cambia lo stile di vita dell’uomo. Compito di ogni paese è quello di garantire un livello globale di disponibilità d’acqua pulita accettabile. Ma spetta ad ognuno di noi dare il proprio contributo con il risparmio idrico e la salvaguardia delle acque pulite.
Non dimentichiamo che l’acqua non è una risorsa illimitata. Ne abbiamo poca a disposizione e deve essere tutelata.