LA BUONA SCUOLA LA FANNO LE MAESTRE

4 marzo…stop…e ora? E ora niente, si lavora! Già…e come? “Come” non lo sappiamo, ma lo impareremo! Quante volte frasi come “non si finisce mai di imparare” abbiamo pronunciato ai nostri alunni? Ecco, ora è esattamente il momento giusto per dare loro l’esempio e reinventarci, imparare, prendere tutte quelle bellissime ed utilissime nozioni che ci hanno insegnato diplomi, lauree, corsi di aggiornamento e metterle in pratica. E la Relazione?? Eh, bella domanda…Stava qui, da qualche parte, fra registro e quaderni da correggere …sicuramente sarà scivolata dietro ad una scarsa connessione o ad una mail che non arriva o dietro a quel fastidioso rotolino che indica che sta caricando…caricando…ando…ando…

Ma c’è, ve lo assicuro!

La Relazione c’è quando fra Maestre ci diciamo (o ci chattiamo) “ho bisogno veramente di vedere i ragazzi”, “devo guardare i ragazzi” perchè sappiamo che, come per noi, per loro è assolutamente essenziale nell’apprendimento non solo “farli lavorare”, ma poterli “incontrare” .

Da subito, dal primo straordinarissmo collegio dei docenti, fra amuchina, sedie a distanza di sicurezza, occhi sgranati ed impauriti e, perchè no, un pezzetto di pizza per tranquillizzarci un po’, tutte le docenti ed il personale ATA (sempre al nostro fianco)  hanno iniziato ad informarsi sui nuovi strumenti, alcune timorose,  altre  spaventate, rassegnate a divenire da lì a poco una Maestra Hi-Tech, volente o nolente. Ho visto una grande disponibilità delle Maestre  più esperte, disponibili a qualsiasi ora, e quelle  che imparavano e scoprivano nuove soluzioni, spesso davvero fantasiose.

Ho visto i nostri alunni accogliere le proposte di lavoro, le lezioni online, i genitori fantastici, nostri fans più accaniti, che si sono improvvisati tutor, tecnici di informatica, motivatori sociali e  che si sono messi a disposizione per estenuanti prove di connessione-ricezione-mivedi-misenti…

La Relazione allora è passata prepotentemente attraverso la fibra, scavalcando un dubbio wifi, abbattendo uno sfacciato DSL, è uscita dagli schermi dei pc, tablet, smartphone, spesso sporchi di ditate di nutella o disinfettante, gridando “Ehy eccomi! Restiamo uniti! Ovunque e comunque!”

Del resto, la Relazione fa parte dell’anima delle nostre Maestre che lavorano di giorno e di notte, spesso di notte per tanti motivi: connessione più fluida, figli che finalmente dormono o semplicemente perchè sfido chiunque in questo periodo a farsi delle belle dormite… Ci sono alunni felici di fare lezione e chiedere di aumentare le ore (di matematica…); bambini della scuola dell’infanzia che stupiscono genitori ed insegnanti con spudorate nozioni tipiche da nativi digitali da farti strabuzzare gli occhi!

Sicuramente ci saranno tante criticità in questo nuovo modo di fare scuola;  siamo state purtroppo catapultate in una realtà che si preannunciava già da tempo con seminari, webinar, corsi a distanza, ma ancora non era tangibile, pertanto ci dava la sicurezza di poterci crogiolare per lungo tempo nel vecchio caro fare scuola sui banchi fra odore di carta e finestre da aprire. Ora siamo state  messe con le spalle al muro: o ti adegui o ti spezzi! E allora noi,  maestre, mamme e donne meravigliosamente imperfette, sensibili e flessibili, ci adeguiamo, a modo nostro, a modo loro, dei nostri alunni. Per fare la Maestra devi essere innamorata per tutta la vita della Vita, che per noi si manifesta il più delle volte proprio sottoforma di queste piccole personcine urlanti e meravigliosamente agitate, i nostri alunni.

Ci mancate, bambini, non vediamo l’ora di tornare a sentire le vostre vocine: “Maestra, posso andare al bagno?…Maestra, non ho capito…Mae’, ce l’hai un fazzoletto?…Maestra, mi manca Mamma…Maestra…”

La buona scuola la fanno le Maestre, splendide colleghe, meravigliose donne, insieme agli alunni , splendidi bambini, meravigliosi futuri uomini e donne.

La Maestra Mariangela

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